Gli Schiaffoni arrivano in Puglia grazie agli operai Campani che, ogni anno, venivano nel Tavoliere per la stagione della mietitura del grano. Era uno dei formati di “pasta dei poveri”: erano grandi e ne bastavano pochi per riempire il piatto. Prendono il loro nome dal dialetto napoletano “pacchero” che significa schiaffo, come il suono che emettono quando li si versa nel piatto. Da allora, in Puglia, hanno subito diverse storpiature e adattamenti del nome.
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